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Composizione di Alessandro Giacchetto. Il mago dei numeri

14 marzo 2010

Roberto è sdraiato in fondo alla classe, in ultimo banco. Piattola, il professore di matematica, sta scrivendo alla lavagna un problema di geometria.
Il ragazzo sta diligentemente colorando i quadretti del suo quaderno, quando notò un grosso gatto viola proprio sopra la testa del professore. Incredulo, si strofina bene gli occhi e quando li riapre… Magia! Tutti quanti sono spariti, mentre la classe si è trasformata in una foresta di immensi 1 che si stendono a perdita d’occhio. L’unica presenza oltre a lui è quello stravagante gatto comparso prima.
-Perché mi guardi così?- parla l’animale -Non sono mica una allevatore di tartarughe!
-Scusa, ma sono un po’ confuso.. Chi sei tu?
-Io sono il mago dei numeri! Come il tuo amico Teplotaxl. Ti ricordi? O era solamente un sogno?
-Non ho idea di che stai parlando. Ma di cosa si occupa un mago dei numeri? Studia quella noiosa materia che ci insegna il professor Piattola?
-La matenoia che vi insegnano a scuola è mortale, idiota, cretina e non c’entra con la vera matematica! Ma dimmi Roberto, tu sai cos’è la matematica?
-È il mio più grande incubo. Piattola ci insegna solamente formule e formule, teoremi del tutto incomprensibili, esercizi sempre uguali. Cinque ore alla settimana sprecate a colorare quadretti.
-Difatti questa non è matematica!- esclama il gatto –Se tutti conoscessero la bellezza di questa scienza, i ragazzi si divertirebbero ben più che a scarabocchiare sul proprio quaderno!
Roberto continua a guardare con aria perplessa quello strano animale. Ma dove è capitato? In una foresta di 1.. con un gatto viola parlante che ritiene la matematica interessante! Senza dubbio si trovava in un sogno.
-Non ne sei convinto? Ti faccio subito un esempio. Vedi quelle 3 stelle, le più splendenti? Se le unisci formano un bel triangolo.
-Non mi piacciono i triangoli. Non li sopporto.- lo interrompe Roberto.
Il gatto riprende con impazienza a parlare. -Bene adesso immagina di voler disegnare il triangolo che ha esattamente nel mezzo di ogni lato una di quelle 3 stelle. È sufficiente scegliere una qualsiasi altra stella del cielo e pensare che sia proprio la stella del triangolo che vogliamo.
-Ma è impossibile! Come facciamo a prendere proprio quella giusta?!
-Non deve essere quella giusta infatti. Ma se fosse quella giusta, cosa faresti ragazzo?
-Beh, prenderei la stella che è dall’altra parte di quella più splendente. E poi ancora e ancora, ma  così troviamo 4 stelle nuove, non tre!
-Perché la prima stella che hai scelto era sbagliata! Ma ora è sufficiente prendere la stella che sta in mezzo alla prima che hai scelto e all’ultima che hai trovato e… Magia! Quella è la vera stella che cercavamo! Adesso ripeti l’operazione e come per incanto… Ecco il triangolo che cercavamo!!
-Ma all’inizio abbiamo sbagliato! La prima stella non era giusta!- Risponde Roberto.
-È proprio questa una delle bellezze della matematica! Sbagli, ma sbagliando arrivi lo stesso al tuo obiettivo. Non è fantastico?!
-Sì abbastanza interessante. Ma per il resto è noiosa!
-Se dici così vuol dire che non la conosci affatto! La matematica è un meraviglioso gioco con cui puoi divertirti! Scoprire cosa c’è sotto, le intuizioni geniali. I calcoli sono solo per i computer. Inoltre ci sono infinità di possibilità a cui accedere: è una materia illimitata.
-Ma che non serve a niente. Cosa me ne faccio io di conoscere certe nozioni matematiche?
-Beh se seguissimo questo ragionamento dovremmo escludere la maggior parte delle attività umane. La musica o l’arte in generale non sono indispensabili all’uomo. Eppure sin dall’antichità popolazioni come greci e romani hanno prodotto grandissime opere artistiche e hanno dato contributi essenziali alla matematica. Molti autori sono pure riusciti a combinare scienza e letteratura assieme. Effettivamente non sono due arti molto diverse. Eppure nessuno è completamente riluttante a leggere un romanzo!
-Sì in fin dei conti hai ragione! I pregiudizi verso questa materia sono molto diffusi!
-Per questo motivo sono venuto a parlarti! Bisogna cacciare questa idea che la matematica sia noiosa e difficile. Ma adesso penso proprio che tu debba andare. Il professore ti sta chiamando.
-Allora Roberto! Adesso ti addormenti anche in classe?
-Ma prof! Stavo sognando un gatto dei numeri che mi insegnava come è la vera matematica!- risponde Roberto.

Composizione di Alessandro Giacchetto
IIIB – Liceo Scientifico GRIGOLETTI PORDENONE


Hans Magnus Enzensberger
IL MAGO DEI NUMERI
Un libro da leggere prima di addormentarsi, dedicato a chi ha paura della matematica
Einaudi editore 1997
pp. 263, € 14,46

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